venerdì 29 marzo 2013

Shadowhunters- Città Delle Anime Perdute, Cassandra Clare


Abbassò lo sguardo. Un tappetino era stato buttato a terra in malo modo, in un punto dove normalmente non c'era nulla. Non era ben disteso, ma ricurvo sopra qualcosa di irregolare. Copriva la raffinata greca di piastrelle che creavano la forma della Coppa, della Spada e dell'Angelo.Si piegò, afferrò l'angolo del tappetino e lo tirò... Un paio di ali bianche, anzi non proprio bianche, piuttosto un amalgama di colori cangianti: argento chiaro, venature violacee, blu scuro, ogni piuma bordata d'oro. E poi, lì alla base, un orrendo stralcio di ossa e tendini squartati. Ali d'angelo, ali d'angelo strappate da un corpo vivente. Sul pavimento, una chiazza di icore angelico del colore dell'oro liquido.


TRAMA 
 Lilith, madre di tutti i demoni, è stata distrutta. Ma quando gli Shadowhunters arrivano a liberare Jace, che lei teneva prigioniero, trovano soltanto sangue e vetri fracassati. E non è scomparso solo il ragazzo che Clary ama, ma anche quello che odia, suo fratello Sebastian, il figlio di Valentine. Un figlio determinato a riuscire dove il padre ha fallito e pronto a tutto per annientare gli Shadowhunters. La potente magia del Conclave non riesce a localizzare né l'uno né l'altro, ma Jace non può stare lontano da Clary. Quando si ritrovano, però, Clary scopre che il ragazzo non è più la persona di cui si era innamorata: in punto di morte Lilith lo ha legato per sempre a Sebastian, rendendolo un fedele servitore del male. Purtroppo non è possibile uccidere uno senza distruggere anche l'altro. A chi spetterà il compito di preservare il futuro degli Shadowhunters, mentre Clary sprofonda in un'oscura furia che mira a scongiurare a ogni costo la morte di Jace? Amore. Peccato. Salvezza. Morte. Quale prezzo è troppo alto per l'amore? Di chi ci si può fidare, quando peccato e salvezza coincidono? Ma soprattutto: si possono reclamare le anime perdute?

RECENSIONE
Che dire di questo libro? Non saprei da dove cominciare. Forse dal dire che è splendido, assolutamente. Mentre lo leggevo mi sentivo proprio come immagino si possa sentire qualcuno che legge le righe del romanzo riportate sopra: sempre sorpresa, sempre in attesa, col cuore che batte e l'anima che attende, scoprendo che ciò che credevo buono era cattivo, che chi credevo senza senza sentimenti e crudele aveva solo un disperato bisogno di amare e essere amato, che chi pur amando non ci riusciva. Quando ho letto l'ultima pagina sono rimasta sconvolta dal fatto che fosse già finito, nonostante sia un bel mattoncino (548 pagine!). Non vedo l'ora che esca il prossimo, dato che l'autrice ha questo difetto/pregio di finire sempre il libro lasciando aperte questioni troppo importanti! E' scritto molto bene, in un modo che coinvolge tanto che non ti staccheresti mai. A questo proposito mi viene appunto in mente un pezzo di un altro libro della saga, in cui l'autrice diceva che le fate ti costringono a ballare con loro finchè i piedi non ti si scorticheranno e cominceranno a sanguinare, ma anche allora non potrai fermarti, se non sono loro a dirtelo. E non ti fermerai mai. E' proprio così che ho vissuto questo libro, e quando purtroppo ero costretta  lasciarlo, non riuscivo a staccarmene per molto tempo, anche solo per leggere due righe. I personaggi sono fantastici, così ben delineati da sembrar veri. (i love Jace! <3) Uno di quelli che più mi è piaciuto è Sebastian, uno dei "cattivi". Secondo me non è poi così tremendo, forse perchè io vedo del buono e la possibilità di redimersi in tutti, anche se devo ammettere che è un ottimo bugiardo, e per non fare spoiler mi fermo qui. Un altra cosa molto interessante e molto particolare del libro sono le descrizioni: sono fatte con l'occhio di un artista, di un pittore, capace di cogliere sfumature che ai comuni mortali appaiono piatte e inesistenti, proprio come se a farle fossero la protagonista Clary e sua madre Jocelyn, due pittrici, cosa che contribuisce ad aumentare il realismo della storia. E altro punto che aiuta la veridicità della storia è il modo in cui l'autrice mescola mondo reale e sovrannaturale senza che si creino contrasti. Neanche da dirlo: è da leggere! Spero che vi piacerà quanto è piaciuto a me se lo leggerete!

VOTO: 9/10

mercoledì 20 marzo 2013

I Doni Della Vita, Irène Némirovsky


"Ricostruiremo. Ci arrangeremo. Vivremo" replico Agnès. E si nascose il volto fra le mani. "Sei stanca, povera cara" disse lui con lo sguardo colmo di tenerezza. Ma Agnès non avvertiva più nè dolore nè fatica. Si sentiva come al termine di una mietitura, di una vendemmia: tutta la ricchezza, l'amore, il riso e il pianto che Dio le riservava lei li aveva raccolti e adesso che tutto era finito, non poteva far altro che mangiare il pane che aveva impastato, bere il vino che aveva pigiato; i doni della vita lei li aveva riposti nel granaio, e tutto l'amaro e il dolce della terra avevano dato i loro frutti. Lei e Pierre avrebbero concluso la loro vita insieme.



TRAMA
Pierre Hardelot, erede delle omonime cartiere, ha una fidanzata rosea e grassoccia che la famiglia ha scelto per lui, ma è innamorato di un'altra: una che non gli consentiranno mai di sposare, perché appartiene alla piccola borghesia, e non ha dote. Eppure, alla vigilia del matrimonio, Pierre decide di infrangere quella invisibile ma solida barriera "fatta di buon sangue, di carni robuste e sane e di risparmi investiti in titoli di Stato, una barriera destinata a proteggere per sempre i giovani dalle insidie della sorte e dalle loro stesse passioni", e la legge non scritta per la quale di generazione in generazione accoppiamenti giudiziosi stringono sempre di più i legami tra le poche famiglie che contano della ricca borghesia di provincia - e sposa la donna che ama. Comincia così il romanzo di Irène Némirovsky: trenta capitoli in cui, attraverso la storia degli Hardelot, si percorrono trent'anni di storia francese, da quelli che precedettero la prima guerra mondiale a quelli che vedono (nel momento stesso in cui Irène racconta gli eventi mentre stanno accadendo) l'occupazione della Francia da parte dei tedeschi.

RECENSIONE
Questo libro mi era stato dato da leggere per scuola, ma devo dire che contrariamente alle mie aspettative e all'idea che mi aveva dato quando mi era stato descritto, è un libro piacevole, che scorre bene e ben scritto. All'inizio mi aveva dato un senso di ipocrisia generale, dovuto, credo, alla società in cui era ambientato ma si è riscattato alla fine del quinto capitolo. Infatti è qui che il protagonista maschile Pierre prende il cuore a due mani, esce dagli schemi e va contro alla sua famiglia sposando la donna che ama, Agnès.
Ma anche qui, come in una novella di Boccaccio, sembra di intravedere una figura nell'ombra delle righe non scritte della pagina: la Fortuna. La Fortuna che, invidiosa dei due giovani, subito li separa: scoppia infatti la Prima Guerra Mondiale. E qui si vede che si sono gli uomini a morire in guerra, ma sono le donne quelle che soffrono di più, quelle che devono badare oltre che a se stesse ai bambini, alla casa, agli anziani. Non a caso le figure femminili sono le più caratterizzate e hanno molta importanza nella storia.
spoiler
Il fatto che la storia si ripeta due volte, anche con il loro figlio Guy è stato innanzi tutto motivo di stupore per me, forse perchè al giorno d'oggi si vedono le due guerre come separate da noi, ma separate anche tra di loro, e al di là degli avvenimenti un nuovo modo di vedere la guerra.

La guerra, infatti, fa parte della storia, e come si suol dire, la storia la scrivono i grandi uomini. Le piccole famiglie, le piccole battaglie, i soldati semplici morti, le case abbattute, il dover passeggiare per strada con la maschera anti-gas, gli esodi di sfollati che riempiono ogni angolo di ogni casa, la fatica di alzarsi tutte le mattine, e la speranza che sempre anima i cuori di chi non è al fronte, di chi non sa bene come vadano le cose, ma nonostante tutto va avanti, un po' alla cieca un po' per fortuna. Sono queste le cose della guerra che i libri di storia non ci raccontano ma che io ho ritrovato in questo libro. E soprattutto quanto l'amore possa essere forte. 
Un'altra nota positiva del libro è il modo di narrare dell'autrice, che molto spesso salta lassi temporali notevoli o passa da una situazione ad un'altra totalmente opposta, ma che tuttavia non perde mai il filo del discorso e non lascia al lettore la fatica di doversi sforzare per seguirla.
Nota negativa è invece il fatto che i personaggi mi hanno detto molto poco. Sono alcuni personaggi tipo che potresti chiamare con un altro nome, far vivere dal''altra parte del mondo e ti comunicherebbero le stesse cose, e specialmente all'inizio sono allegoria di emozioni umane. Solo verso metà si cominciano ad aprire un po' di più, ma sempre attraverso le loro azioni e i loro discorsi. Sinceramente preferisco un altro tipo di personaggi, ma se questa è l'unica macchia nera su un libro complessivamente positivo il mio giudizio cambia molto (e il voto si alza!).
Un libro che è importante da leggere per imparare ad apprezzare le piccole cose.

VOTO:8+

domenica 17 marzo 2013

Prossimo Libro

Dato che questo libro (I Doni della Vita) mi sta tenendo occupata più del previsto, approfitto del fatto che il sondaggio è finito per comunicarvi il prossimo libro, che è stato votato dalla maggioranza:
Shadowhunter-Città delle Anime Perdute di Cassandra Clare







mercoledì 13 marzo 2013

PER I MIEI FOLLOWERS

Ora che siamo arrivati a 10 followers faccio, come mi ero ripromessa, un post solo per voi! Per ringraziarvi di cuor tutti e 10, chi conosco e chi no perchè siete voi che mi date sempre la forza per leggere nonostante le brutte giornate e siete stati voi i primi che in un certo senso avete creduto in me! La faccio breve e finisco qui, che se no esce un post di 10 pagine! grazie<3
P.S. grazie anche a Arianna l'undicesima!

domenica 10 marzo 2013

LIEBSTER BLOG AWARD


Liebster Blog Award è un premio, ideato in Germania, che viene assegnato a blogger meritevoli con meno di 200 followers.

Grazie a Smell of books e a Books Reviews (tuttavia del secondo non risponderò alle domande perchè ci siamo premiati nello stesso istante!) e a Libreria Infinita 
 e a Sognando Pagine (alle loro domande non risponderò perchè mi hanno premiata dopo che ho scritto e non l'ho visto!) per avermi nominata. (Grazie sul serio è un piccolo modo di dimostrare che credete in quello che faccio!)

 Ecco le regole da seguire:
- ringraziare i blog che ti hanno assegnato il premio citandoli nel post
- rispondere alle undici domande poste dal blog stesso
- scrivere undici cose su di te
- premiare, a tua volta, undici blog con meno di 200 followers
- formulare altre undici domande a cui gli altri blogger dovranno rispondere
- informare i blogger del premio assegnato

Ecco le risposte alle domande di Smell of book
1. Qual è il tuo libro preferito e per quale motivo ti è rimasto nel cuore?

Domanda difficile! Non se sia proprio il preferito in assoluto ma sicuramente rientra nella lista dei preferiti: "Occhi di Gatto" di Maria Grazia Sereni. Mi è rimasto nel cuore dalla prima volta che l'ho preso in mano (ed ero una bambina!), da quando ho visto lo splendido gatto in copertina e da quando sfogliandolo ho visto una serie di musi dagli occhi con le pupille a spillo osservarmi. Racconta il nostro mondo, ma visto dalla parte dei gatti. Già di suo è un punto di vista molto interessante se si considera la curiosità dei felini, ma aggiungendoci il mio amore per la specie è la stata la combinazione perfetta  

2. Qual è un personaggio che hai amato più di tutti?
Credo sia Eragon, della saga di Christopher Paolini, di cui il primo libro è omonimo al protagonista e si chiama Eragon. Una saga che credo in molti conoscano. L'ho amato per la sua capacità di mettersi in dubbio, di riconoscere di aver sbagliato, ma a volte di essere anche così ragionevole da riconoscere di aver fatto giusto, cosa difficile da capire quando ogni tua cosa è costantemente in bilico e tu per trovare l'errore sei portato a vederne dappertutto! E insieme a lui, dato che sono espressione della stessa anima, ho amato anche Saphira, la sua dragonessa e la sua altra metà, nella mente come nei sentimenti che vivono in simbiosi.
3. Dove leggi solitamente? Hai un luogo preferito?
Ah! In genere dovunque! Mi basta anche solo un muro per appoggiare le spalle! 
4. Il formato, il titolo o la copertina, influiscono sulla scelta di un libro?
Il formato credo poco, ma il titolo e la copertina a volte sono il primo spunto, il primo guizzo di interesse che ti porta a dire "Ma sì! Potrebbe interessarmi!", anche se naturalmente è la trama che ti porta a dare il responso definitivo. 
5. Se dovessi scrivere un libro, di che genere lo scriveresti?
Sicuramente ci starebbe una bella storia d'amore, contornata da mistero, magia, poteri... e se possibile una commistione di queste cose fantastiche con il mondo di tutti i giorni, per riuscire a capire che la magia c'è anche nella vita di tutti i giorni e di tutte le persone, anche se in modo diverso da quello dei libri ovvio, e ad apprezzarla!
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo!
7. Qual è una citazione, o una scena di una storia, che ti è rimasta impressa?
Citazione da "Angel" di Dorotea De Spirito
"Amo un demone, amo un demone, io, che sono un angelo. Amo il mio opposto, il mio negativo, il mio veleno e il migliore dei miei antidoti. Siamo il bianco e il nero, la luce e il buio, l'incubo da cui scappare e il sogno in cui rifugiarsi, tutto e il contrario di tutto, il bene e il male. Il bene non abbraccia il male, non stringe le sue braccia intorno a lui, il male non accarezza la schiena del bene con le sue ali nere. Non si salvano la vita a vicenda, non si regalano l'uno all'altro. E' sbagliato. E' impossibile. Ma è vero, è reale. Come il nostro amore.
8. Da cos'è nata la tua passione per la lettura? 
Da piccolina non leggevo molto ed erano sempre i miei genitori a spingermi, ma poi ho trovato un libro che mi ha aperto a questo mondo! Purtroppo ho dimenticato il suo titolo da tempo, ma avrà sempre la mia gratitudine
9. Pensi che, un giorno, le recensioni dei libri diventino il tuo lavoro?
Sarebbe l'avverarsi di un sogno, lo ammetto, ma chi lo sa cosa ci riserva il futuro! Spero comunque d poter continuare, anche solo per piacere personale
10. Quale film, tratto da un libro, ti ha colpito particolarmente e quale vorresti non fosse mai stato girato?
Uno che mi ha particolarmente e piacevolmente sorpreso, dato che il libro non mi aveva particolarmente presa, è stato "La bussola d'oro", per quanto riguarda quello che vorrei non fosse mai stato girato... " Twilight"! O almeno non in quel modo! I libri sono molto più belli e il fatto che il film abbia spopolato così tanto secondo me ha fatto scendere in secondo piano il libro.  
11. C'è un particolare argomento che ti piace ritrovare nelle tue letture?
No, credo di no. Leggo di tanti argomenti diversi che tutte le volte, se sono scritti bene, accolgo con lo stesso piacere della prima volta.

11 cose su di me:
1. Amo la mia famiglia e la mia gatta!
2. Senza musica non vivo per più di due ore
3. In qualsiasi momento della giornata nella mia testa non c'è mai silenzio, nemmeno quando dormo, dato che ho sempre una melodia in testa e tantissimi pensieri... e quando dormo sogno!
4. A proposito di dormire: mi dicono che parlo nel sonno
5. Adoro l'inverno e il freddo, così da potersi accoccolare sotto le coperte sul divano
6.Sono fiera di essere un po' pazzerella
7.Faccio danza da quando ho 3 anni
8. Il "contatto" (fisico, mentale o psicologico) con le persone è molto importante per me e cercare di capire gli altri interessante
9.Sono molto permalosa, puntigliosa e lunatica, cose che a volte danno fastidio persino a me, quindi figuriamoci ai miei cari (che spero mi perdonino!)
10.Sono eternamente indecisa e preferisco vivere cogliendo l'attimo momento dopo momento, godendomi il presente e mettendo in atto il "Carpe Diem" di Orazio
11.Sotto la doccia consumo tantissima acqua, o perchè canto, o perchè mi perdo in una delle frequenti elucubrazioni mentali o perchè (soprattutto al mattino) mi addormento sotto il getto bollente!

Qui le 11 domande a cui dovranno rispondere i premiati:
1.C'è un libro che ti sei pentito di aver letto?
2.La tua biblioteca è ordinata o disordinata?
3.Quando stai leggendo un libro gli fai le orecchie alle pagine importanti o lo evidenzi?
4.Se qualcuno ti dice "Smetti di leggere!", tu cosa gli rispondi, e come?
5.Mentre leggi cosa provi?
6.Qual'è il personaggio in cui rispecchi maggiormente te stesso?
7.Edizione economica, tascabile o normale?
8.Qual'è il libro che hai messo più tempo per leggere?
9.Quando vai in libreria per comprare qualche nuovo libro quali sono le cose che cerchi o il reparto in cui ti fiondi subito?
10.Come vedi il tuo rapporto con la lettura tra vent'anni?
11.Quali sono i cinque libri che non possono assolutamente mancare nella biblioteca personale?

ora i blog che ho deciso di premiare:
Book Reviews
"Leggere è...Sognare"
Libri, che passione!
Le Parole Dipinte
BookLovers1--->Blog per veri amanti della lettura!
epea pteroenta-parole alate
I libri ci fanno volare
La biblioteca del libraio
Il Mondo Racchiuso nei Libri
LibreriaInfinita
Cercatori di Libri


sabato 9 marzo 2013

Caccia Alle Fate, Kiersten White




Non avrei mai più avuto l'occasione di chiedergli scusa, di dirgli quanto l'amavo e che l'avrei sempre amato, anche se avevo dovuto mollarlo... Ero così impegnata a capire chi ero,  a cercare il mio posto nel mondo che avevo mentito persino alle persone che davvero mi amavano e che erano disposte a darmi un posto nel loro cuore al di là di quello che ero. E le avevo abbandonate.



TRAMA
 E' difficile avere una vita normale quando si ha il dono di riconoscere gli esseri sovrannaturali al primo sguardo. Ma Evie, dopo tante bizzarre avventure, vuole provare un'esperienza nuova e vivere davvero come ogni ragazza della sua età: la scuola, le amiche, lo sport e poi, un giorno, l'università. Insomma, un'esistenza tranquillissima e banalissima... che si rivela da subito noiosissima. Così, quando l'Agenzia Internazionale per il Contenimento del Paranormale le offre di tornare a lavorare, Evie coglie l'occasione al volo. Ma dopo una serie di missioni disastrose, va in crisi. Non è più sicura di aver fatto la scelta giusta. A sciogliere ogni suo dubbio e a scombussolare il suo cuore già tormentato arriva Reth, che riappare dal nulla in tutta la sua sfavillante bellezza fatata. Il suo ex, perfido e insidioso, è tornato per portarle devastanti rivelazioni sul suo passato e l'inquietante notizia di una imminente battaglia fra le corti delle fate. Una guerra che può far precipitare nel caos l'intero mondo del sovrannaturale. E sembra che proprio Evie abbia un ruolo fondamentale nel determinare le sorti di quel mondo. Lei è davvero troppo speciale per essere normale.

RECENSIONE
Questo è il secondo libro della saga. Ed è indubbiamente il più chiaro e lineare dei due, dato che il primo presentava una complessità di situazioni contorte e rendeva difficile il seguire il filo conduttore del libro. Ma parliamo del secondo, che è quello che ci interessa.
Un libro scorrevole e ben scritto e che ha dietro una buona idea. Le cose che ho più preferito del libro sono la sorpresa che l'autrice tiene nascosta (e che per non fare spoiler non dirò!) fino alla fine, tenendo sempre il lettore col fiato sospeso, sempre come se da un momento all'altro dovesse accadere una disgrazia e  le parti in cui il dono di Evie permette al lettore di vedere molte cose in un modo diverso da come se le aspetterebbe: fate crudeli e insensibili, vampiri in decomposizione e deboli. E poi la stessa Evie, con i suoi problemi, il suo voler essere a tutti i costi "normale", il suo dono e la sua maledizione porta molto a riflettere su temi che nella vita reali, trasportati pari pari, non hanno un senso, ma generalizzati sono molto attuali. Avrei preferito che l'autrice avesse continuato con il suo binomio moda e combattimento che risaltava così bene nel primo libro tuttavia. Invece un aspetto negativo che vi ho trovato è la storia d'amore. Sono una romanticona per eccellenza, e quindi la storia tra lei e Preston è ovvio che mi sia piaciuta, però avrei preferito che Evie fosse tornata col suo ex Reth, il "cattivo" della storia per così dire, dato che, come tutti i cattivi innamorati, per lei era disposto, almeno secondo me, a cambiare e a darle il mondo intero.

VOTO: 7/8