sabato 4 maggio 2013

Feelings Between The Lines #3

Buon sabato sera a tutti! Rieccoci, puntuali stavolta, con la rubrica Feelings Between The Lines! Non indugiamo oltre e cominciamo (ricordiamo, come sempre agli altri blogger, per chi leggesse per la prima volta, che se volete fare questa rubrica sui vostri blog non ci sono problemi, l'unica cosa che vi chiediamo è di mettere il link dei nostri due blog. Grazie).

Il passo che avevo dato alla Ary è tratto da Alta Fedeltà di Nick Hornby (prossima recensione sul mio blog per chi fosse interessato ;) ) ...


...Ecco, più o meno, quello che mi è successo durante il funerale: per la prima volta ho capito quanto ho paura della morte, mia o altrui, e come questo terrore mi abbia impedito di fare un'infinità di cose, tipo smettere di fumare [...], o pensare alla mia vita, e specialmente al mio lavoro, con un'idea con un'idea del futuro (idea spaventosa, perchè il futuro termina con la morte). Ma soprattutto questa paura mi ha impedito di legarmi mai veramente a qualcuno, perchè se ti attacchi a una relazione, e la tua vita comincia a dipendere dala vita della persona con cui stai, e poi quella persona muore, come è destin o di tutti, [...]  beh, dico, allora ti ritrovi in alto mare con una barca che fa acqua da tutte le parti, sbaglio?...

... CHI TEME LA MORTE E' GIA' MORTO (Carlo Michelstaedter)...



...Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti (Bertrand Russell)...


Il suo passo è, invece, tratto da Under The Never Sky di Veronica Rossi...


...Intravedendo un barlume di speranza, Perry tirò un sospiro di sollievo. Si era detto pronto ad arrendersi agli Stanziali in cambio del nipote. Ma forse non sarebbe stato necessario. Se gli Stanziali volevano quel dispositivo con sufficiente convinzione, sarebbe bastata quella a riavere indietro Talon. L'umore della ragazza stava cominciando a placarsi. Aggiunse un altro pezzo di legna e le si sedette di fronte, dall'altra parte del fuoco. Adesso non poteva fare a meno di guardarle quella membrana che aveva sulla faccia. <<Perchè indossi quella cosa visto che non funziona?>> <<E' parte di me, è con questo che accediamo ai Reami.>> Lui non aveva la minima idea di che cosa fossero i Reami. Non sapeva che cosa chiederle al riguardo. <<I Reami sono luoghi vistuali, creati con il computer.>> disse lei. Perry rimestò le braci con uno stecco. Gli aveva fornito una spiegazione senza bisogno  che gliela chiedesse. Quasi avesse intuito che lui non ne aveva la più pallida idea. Provò un lieve fastidio, ma lei continuò a parlare e lui ad ascoltare...


... maschera che non sei più maschera, maschera che sei me, io che sono maschera...


... porte per ogni dove, per ogni mondo, infinite, inutili senza di te che le monti e le 
metti in uso...



Che ne dite? Ci abbiamo azzeccato? Buon weekend a tutti! a presto...

4 commenti:

  1. Entrambi i libri mi ispirano molto XD
    Direi che non conviene lasciarseli scappare, no? ;)

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    1. sinceramente posso parlarti solo per il mio, perchè l'altro non l'ho letto e si è un libro che si può leggere tranquillamente, non è uno di quei grandi capolavori, però fa riflettere sulla vita di tutti i giorni

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  2. Ciao Saralinda! C'è un premio per te sul mio blog: http://athenaenoctua2013.blogspot.it/2013/05/the-versatile-blogger-v-vi.html
    Complimenti! Cristina

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    1. grazie!!! appena ho un attimo faccio il post! grazie ancora!!!

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