lunedì 24 giugno 2013

Stryx Il Marchio Della Strega, Connie Furnari

Ciao a tutti! Oggi capita una grande occasione qui nel blog, e per questo devo ringraziare la stessa autrice di Stryx, Connie, che mi ha gentilmente inviato il suo libro e mi ha offerto l'opportunità di intervistarla! Ma bando alle ciance e cominciamo con la canzone di questo romanzo: El Tango De Roxanne. A un primo ascolto può non sembrare la canzone più adatta, ma in realtà io la trovo molto affine allo spirito del libro, dove è il potere femminile a prevalere in questa continua lotta, così come nella canzone si canta l'amore per una donna libera e indipendente. Buon ascolto!
Il coltello era rimasto fermo nell’aria, congelato da una coltre ghiacciata, e la punta della lama era a pochi millimetri dal suo naso.
I due che prima avevano bloccato Sarah adesso erano sdraiati a faccia in giù e lei teneva il palmo della mano rivolto verso l’arma. Ansimava con occhi arrossati.
Non permetterò mai a nessuno di fare del male a questo ragazzo. A nessuno.
TRAMA
Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore: Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l’esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem. 
La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L’unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigio azzurro: Scott. Il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti. 
Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di ‘S’ posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.


RECENSIONE
Ho comiciato a leggere questo libro per sfizio, dato che oltretutto avevo già avvertito Connie  all'inizio dei lavori che ci avrei messo tanto, perchè ero ancora impegnata con la scuola, però l'ho finito d'un fiato! Era un po' che un libro non mi prendeva così tanto ed è stato molto piacevole riprevare quella senssazione di rapimento che un bel libro provoca! Indubbiamente la storia d'amore travagliato ha contribuito parecchio ad aumentare il mio livello di stima per il libro, se così si può dire. Il libro è scritto veramente molto bene ed è piacevole e scorrevole. Ho molto aprezzato le parti storiche, attraverso le quali si può rivivere la storia delle due sorelle. Sarah e Susan sono due donne forti, che sembrano quasi brillare di luce propria in un mondo maschilista, altro tema trattato con particolare cura, dato che la caccia alle streghe è stata pressochè guidata da uomini spaventati da donne sagge e forti, come le due protagoniste appunto. E' un libro che consiglierei assolutamente a tutti gli appasionati di streghe, gatti neri e scopre volanti, ma anche di temi più seri come amori difficili o rapporti fra una società maschile e le donne. Veramente bello! Ma non voglio dilungarmi troppo ora e lascio spazio all'intervista.


VOTO:9


Ed ora ecco a voi le risposte che Connie è stata così paziente di darmi.
Alla lettera scarlatta ti sei ispirata inconsciamente o l'hai fatto apposta?
 Inconsciamente, per le scene ambientate nel Seicento; poi in seguito per la storia d'amore, infatti anche nella lettera scarlatta il protagonista si chiama Arthur ;)
C'è qualcosa di autobiografico nel libro??
Di autobiografico c'è il rapporto tra Sarah e Susan, come quello tra me e mia sorella minore
La fine è drastica ed inaspettata, perché?
Sì la fine è un po’ drastica, ma era per evidenziare la lotta tra cacciatori e streghe, anche all'epoca dei puritani molti erano morti
Davvero tu e tua sorella siete come Sarah e Susan??
Bè sì, io somiglio un po’ a Sarah, mia sorella invece a Susan
Ti va di raccontarmi come tutto è cominciato?? da dove è nato lo scrivere? da dove il libro??
Scrivo fin da bambina, ho sempre amato i libri e ho sempre letto tantissimo. Stryx nasce dalla mia passione per la magia e per le streghe; volevo raccontare la storia di vere streghe, con tanto di gatti neri, corvi e scope volanti, che vivessero magari all'epoca dei puritani.
Hai mai visitato Salem??
No, ma mi piacerebbe molto! è una città molto affascinante e ogni anno, per tutto il mese di ottobre si festeggia Halloween alla grande, con sfilate e feste!
Tu hai scritto di streghe... ci credi? Com'è il tuo rapporto con la superstizione?
Non credo alla magia vera e propria ma ad alcuni "poteri" sovrannaturali che molti possiedono, tipo il sesto senso, la capacità di percepire i fantasmi ecc...
E tu hai qualche potere? o quale ti piacerebbe avere?
Mi piacerebbe moltissimo volare sulla scopa ;)
Credo di aver un sesto senso molto sviluppato, a volte ho sognato cose che poi si sono avverate!
puoi darci una piccola anticipazione sul seguito??
Ritornerò sulla vita delle sorelline Sawyer, nella Salem del Seicento. Cosa è accaduto dopo che, alla fine del libro, le vediamo inoltrarsi nel bosco? Nel presente invece mi concentrerò sulla storia tra Sarah e Scott, che vedrà parecchi fraintendimenti...
Hai parlato di Scott quasi intuendo che sarebbe stato protagonista della prossima domanda! Da dove è nato? Ti sei ispirata a qualcuno in particolare?
Scott è nato quando ho visto una foto di Orlando Bloom da adolescente. Era adorabile e rappresentava perfettamente Scott, così come lo avevo in testa! Un ragazzo bellissimo, dal sorriso malizioso e vivace.
E di Marco cosa ci dici??
Marco ci porterà molte sorprese, sarà ancora indeciso da che parte stare...
Chi preferisci fra Scott e Marco??
Sicuramente Marco, forse perché è il classico bad boy, forse perché ha una storia affascinante alle spalle... e forse perché senza di lui, Stryx non sarebbe stato lo stesso, ha movimentato le esistenze di tutti i personaggi!
Com'è la tua giornata tipo? Quando scrivi di solito?
La mia giornata è come quella di tutte le altre persone, ma trovo comunque il tempo di scrivere, preferisco la sera tardi quando c'è più calma
Grazie mille per esserti prestata all’inquisizione, tanto per restare in tema! C’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi lettori o a chi ancora non ha letto il libro?
Vorrei dire agli scrittori esordienti di non pubblicare mai a pagamento, e di avere fiducia nel proprio lavoro. Per chi non avesse ancora letto Stryx, ricordo che nel mio blog www.conniefurnari.blogspot.it è possibile leggere i primi capitoli, così da farsi un’idea. Nel mio sito troverete anche una sezione dedicata agli scrittori emergenti, contest, recensioni e molte altre cose.

E una possibilità per chiunque volesse fare delle domande a Connie! C'è ovviamente la possibilità di visistare il suo splendido blog e rintracciarla attraverso quello ma sarebbe molto piacevole se lasciaste domande anche nei commenti, che io farò presenti a Connie, oppure potete inviarle a me e io le inoltrerò a lei e poi modificherò questo stesso post e le aggiungerò qui!

BEST WISHES A TUTTI CIAO!!!

martedì 11 giugno 2013

Alta Fedeltà, Nick Hornby

Ciao a tutti! E' un sacco che non recensisco un libro, ma purtroppo gli impegni si sono succeduti con un ritmo incredibile, ma le vacanze sono finalmente arrivate!!!
Quello che vi propongo oggi è un libro che ci hanno dato da leggere a scuola (ormai per qualche mese fa XD).
Non mi è per nulla dispiaciuto, ma lascerò i commenti per dopo, dato che ora vorrei spiegarvi la mia singolare scelta riguardo la canzone di questo post: Got to Get You Out of My Mind di Solomon Burke, che è qui solo grazie al ruolo che ricopre nel libro, perchè prima non la conoscevo, cosa che  mi dispiace molto perchè è davvero carina! Diciamo che è solo grazie a questa canzone che nasce l'amore fra i due protagonisti! Quindi merita appieno questo posto d'onore!



Sembra quasi che se metti la musica [...] al primo posto, non riuscirai mai a chiarire la tua vita amorosa, e non arriverai mai a considerarla un prodotto finito. Ci troverai sempre qualcosa da ridire, starai sempre in subbuglio, e continuerai a criticare e a cercare di dipanare la matassa finchè non va tutto a rotoli e devi ricominciare daccapo. 


TRAMA

In una Londra irrequieta e vibrante, le avventura, gli amori, la passione per la musica, i sogni e le disillusioni di una generazione di trentenni ancora piena di voglia di vivere. Commovente, scanzonato, amaro, ma soprattutto molto divertente, Alta fedeltà è il libro culto della nuova letteratura inglese, diventato un grande successo internazionale.


RECENSIONE
E' un libro che ho letto tempo fa, quindi spero di riuscire a ricordare tutto quello che ho da dire. Comincia in un modo veramente singolare, con un elenco di delusioni, e tutto il libro è segnato da questo modus operandi, se così vogliamo chiamarlo, con il quale il protagonista e i suoi amici sono soliti affrontare ogni situazione, dalle più banali ai problemi di cuore. Come tutti sanno bene molte delusioni della vita sono date da questioni amorose, ed eccoci alla seconda cosa che mi ha colpito di più di questo libro: non si capisce cosa voglia Rob (il protagonista)! Due righe prima piange perchè la sua fidanzata l'ha mollato per un altro e due riche dopo è già a bere con un'altra ragazza di cui si è invaghito. Lungo tutto il libro si vedono queste due facce di Rob, una più matura e un'altra ancora bambina, ancora dolorante per le ferite ricevute anni prima, ancora incapace di andare avanti, ma con il proseguire del libro si avverte una crescita, una presa di consapevolezza, dovuta anche a tutte le cose spiacevoli che gli capitano, perchè sono più capaci le cose brutte, rispetto a quelle belle, di farci maturare. E un'altra cosa che ho apprezzato, perchè mi ci rispecchio, è questo accostamente e parallelismo fra la vita del protagonista e la musica. Si può quasi dire che la musica sia quasi una persona a sè, un'entità che accompagna tutt il piccolo universo di Rob e dei suoi amici. Ma a parte i suoi continui pensieri e il suo sviluppo mentale il libro non parla di nulla, ossia mi spiego meglio: la trama è quasi assente, per non dire del tutto! Forse perchè l'ho letto mentre studiavo Petrarca ma mi ricorda molto il Canzoniere, anche solo a partire dal nome della sua ex fidanzata Laura. E' infatti un continuo flusso di pensieri di Rob e al centro di tutto c'è lei, a cui lui è legato non solo da amore, ma per un certo periodo del libro anche da odio per averlo lasciato. Ovviamente lei non muore come la Laura di Petrarca, ma la loro storia avrà una fine diversa.
spoiler
Alla fine, quando lui chiede a lei di sposarlo, a parte la goffaggine con cui lo fa, è stato così romantico che quasi scoppio a piangere!
fine spoiler
Tirando le somme un libro particolare, un po' a sè ma per nulla spiacevole, specialmente per gli appasionati di musica come me, che ci ritrovano un mondo favoloso sullo sfondo!

VOTO: 7/8